Il Monte Barro, interamente compreso nell'omonimo parco regionale, si trova presso Lecco a sud ovest delle Grigne ed è delimitato dall'estremità orientale del Lago di Como, dal lago di Annone, dal lago di Garlate e dalla sella di Galbiate. E’ un rilievo calcareo-dolomitico alto 922 m, completamente isolato dai monti circostanti e direttamente affacciato sull'alta pianura, e costituisce un vero avamposto delle Prealpi Lombarde verso la Pianura Padana. Il parco è un Sito di Importanza Comunitaria, ossia una delle aree europee ritenute di maggiore importanza per la conservazione della natura inseriti nella Rete Natura 2000.
Il Parco è caratterizzato da un ambiente naturale facilmente accessibile che concentra in una superficie relativamente modesta molteplici motivi di interesse naturalistico, storico, archeologico e paesaggistico. L'area del parco comprende soprattutto da boschi, praterie e rupi che ospitano un'eccezionale ricchezza floristica (oltre 1000 specie di piante in meno di 700 ettari!): l'inserimento nel distretto insubrico, gli eventi connessi alle glaciazioni pleistoceniche, il substrato calcareo-dolomitico ed altri fattori sono alla base della straordinaria biodiversità di questo piccolo monte. Data la sua posizione strategica inoltre il Monte Barro costituisce punto di passaggio per numerose specie di uccelli che vengono monitorati e studiati nella Stazione Ornitologica di Costa Perla, un ex roccolo riconvertito in osservatorio scientifico.
Accanto alle emergenze naturalistiche, le campagne di scavo archeologico hanno messo in luce, unico esempio in Italia, un vasto e articolato insediamento residenziale e militare di età gota (V-VI secolo), i cui principali manufatti sono esposti nel Museo Archeologico del Barro (MAB) presso il Centro Parco dell'Eremo. Il Museo Etnografico dell'Alta Brianza, realizzato nel borgo medievale di Camporeso, rappresenta infine un ulteriore polo di notevole interesse culturale e didattico.
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