Al MEAB fino alla prossima primavera
Le aree terrrazzate costituiscono una modalità di uso del suolo abbastanza diffusa e ancora riconoscibile in ampie porzioni di territorio della fascia collinare e montana della nostra Regione. Per secoli le comunità rurali hanno modificato il paesaggio naturale: uno dei lavori tradizionali dell’inverno era “ammucchiare i sassi” per garantire maggiore spazio ai prati o alle aree che potevano essere più facilmente coltivate. Gli stessi sassi venivano poi utilizzati per costruire muretti a secco (talvolta per delimitare confini o proprietà private) o, qualora ne sussistessero le condizioni orografiche, per creare i tradizionali paesaggi terrazzati delle zone collinari poste ai piedi delle Alpi.
Il modo in cui sono stati costruiti, i diversi materiali utilizzati, le loro differenti funzioni (agricola, pascolo o protezione) determinano in parte anche la biodiversità che contraddistingue questi territori.
Da considerarsi simbolicamente come un bene culturale europeo, una sorta di “paesaggio di mezzo” risultato di una mediazione ambientale, sociale ed economica, il paesaggio terrazzato è stato spesso abbandonato nell’ultimo secolo. Ciò principalmente a causa delle profonde trasformazioni che hanno investito il settore primario.
Negli ultimi decenni la riscoperta delle vocazioni vitivinicola e olearia di alcuni territori ha posto in molti luoghi le condizioni per il recupero dei terrazzamenti.
Con l’obiettivo di contrastare l’abbandono dei luoghi terrazzati per evitare la perdita sia del patrimonio materiale, come gli stessi manufatti e il paesaggio, sia di quello immateriale, fatto dei saperi, di cultura, di tradizioni e di abilità “nascoste” dietro ogni singolo terrazzamento, il Parco Monte Barro, insieme ad altri otto partner italiani e svizzeri, partecipa al progetto Interraced, finanziato con contributo comunitario sul programma Interreg, il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) per la cooperazione tra regioni dell'Unione europea.
La mostra inaugurata al Museo Etnografico dell’Alta Brianza, a Galbiate (LC) in località Camporeso, illustra la ricerca di Federica Riva svolta nell’ambito del progetto Interraced negli anni 2020 e 2021 sui territori delle Prealpi e delle Alpi in Italia e in Svizzera. La mostra presenta anche il documentario inedito “Terrazzamenti in Brianza” di Federica Riva e Carlo Limonta.
Il MEAB e la mostra sono visitabili con ingresso libero il sabato e la domenica con orario 9-12.30 e 14-17. Le scuole e i gruppi possono prenotare una visita guidata in qualsiasi giorno della settimana telefonando al mumero 3662380659 oppure scrivendo a educazione@eliante.it